La visita oculistica ci consente di monitorare lo stato di salute degli occhi, di prevenire, diagnosticare, trattare eventuali patologie oculari e, talvolta, individuare anche malattie di altra tipologia che presentano sintomi visivi, come alcune patologie sistemiche o del sistema nervoso.
CALENDARIO OCULISTICO
In
assenza di sintomatologia che richede consulto immediato o patologie
che richiedono timing differenti consigliati dal tuo oculista, le
tempistiche da seguire sono:
Entro
il primo anno
Entro
i 3 anni
Prima
dei 6 anni
Ogni
1-2 anni fino ai 14 anni
Successivamente
ogni 2 anni
A
partire da 60 anni ogni anno
La
visita ortottica è un esame visivo, eseguito dall'ortottista, che
serve a diagnosticare i deficit muscolari e sensoriali che colpiscono
gli occhi.
Si esegue una serie di
test che consentono di valutare l’entità di problemi (se presenti)
quali strabismo, paralisi oculare, difficoltà nella messa a fuoco,
diplopia,
ecc.
È
una valutazione fondamentale in età pediatrica, proprio perchè
consente diagnosi precoci di patologie, talvolta asintomatiche per il
bambino, che in età adulta possono portare fino alla perdita della
funzione visiva (es. Ambliopia). In età adulta viene consigliata
soprattutto in presenza di cefalee costanti, visione sdoppiata,
difficoltà di messa a fuoco.
Questo
esame viene eseguito mediante OCT, una strumento che consente di
ottenere scansioni ad altissima risoluzione delle singole strutture
oculari retiniche e del nervo ottico, divenendo ormai fondamentale
per la diagnosi precoce e per il monitoraggio di molte malattie
oculari, quali maculopatie, pucker maculari, glaucoma, retinopatia
diabetica, ecc...
E'
un esame veloce, non invasivo e indolore, prevede nella maggior parte
dei casi l'istillazione di un collirio al fine di dilatare la pupilla
e consentire una visione migliore degli strati interni dell'occhio.
L'esame
del campo visivo ci consente di valutare la porzione di spazio
percepita da un occhio immobile. In assenza di alterazioni questa
porzione si estende oltre i 90° temporalmente, 60° nasalmente e
superiormente e circa 70° inferiormente. Quando questi parametri
sono inferiori si potrebbe essere in presenza i alterazioni delle
fibre del nervo ottico, come nei casi di glaucoma.
Proprio per
diagnosticare e seguire l'andamento di questa patologia nel tempo il
campo visivo rappresenta l'esame strumentale per eccellenza, infatti
uno dei casi più comuni in cui viene prescritto è quello in cui
viene riscontrato un valore troppo alto della pressione intraoculare,
sintomo cardine nel paziente glaucomatoso.
È inoltre un esame
diagnostico molto importante in campo neurologico, in quanto si
possono analizzare specifiche alterazioni delle vie nervose che
collegano l’occhio al cervello, delle vie ottiche retrobulbari,
chiasmatiche, retrochiasmatiche e fino alla corteccia visiva.
È
un esame che dura circa 15 minuti, non invasivo, indolore e non
richiede l'istillazione di gocce per dilatare la pupilla; l'unica
cosa che vi chiediamo affinchè il test risulti attendibile è
collaborazione e attenzione.
La
topografia corneale è un esame, non invasivo e indolore, che ci
consente di mappare la superficie curva della cornea, rilevandone
quindi la curvatura e le caratteristiche ottiche. Ciò ci permette di
diagnosticare e di monitorare lo stato di avanzamento di patologie
corneali come il cheratocono,
che hanno come sintomatologia principale proprio l'alterazione o
l'assottigliamento della cornea.
Ci sono però altre condizioni che
richiedono l'esecuzione di una topografia, ad esempio i casi di
valutazione di un intervento di chirurgia refrattiva, oppure in
situazioni post traumatiche in cui si teme un danneggiamento della
superficie corneale. Anche se soffri di occhio secco e sindromi
affini ti potrebbe essere consigliata una topografia corneale,
proprio perchè potrebbero causare irregolarità corneale.
NB:
se usi le lenti a contatto non è possibile eseguire una topografia
se non sono passate almeno 24 (lenti morbide) o 48 ore (lenti rigide)
senza averne fatto uso. L'alterazione che causano della forma della
corna potrebbe, infatti, falsare il risultato dell'esame.
La
pachimetria corneale è un esame assai affine alla topografia. La
eseguiamo per misurare lo spessore corneale e risulta anch'essa utile
nelle diagnosi e nei follow-up di patologie che si manifestano con
assottigliamento corneale.
Particolarmente utile nelle valutazioni di
chirurgia refrattiva, dove il laser deve proprio lavorare sulla
cornea, consentendo di indirizzare il chirurgo verso la tecnica più
idonea; la pachimetria, inoltre, va sempre eseguita nei casi di
ipertono oculare.
Questo perchè pressione intraoculare e spessore
corneale sono fortemente correlati: tanto più sottile è la cornea
tanto più il valore tonometrico risulterà falsato su valori
inferiori al reale, e viceversa.
La
tonometria è una procedura molto rapida e non invasiva con cui viene
rilevato il valore della pressione intraoculare. Questa è
determinata dalla capacità di deflusso dell'umore acqueo, quando i
suoi percorsi abitutali si ostruiscono, l'umore acqueo rimane
bloccato e questo provoca proprio un aumento della pressione.
La
pressione intraoculare elevata è ad esempio un sintomo tipico nel
glaucoma, dove il liquido incapace di fluire normalmente va a
comprimere in nervo ottico danneggiandolo progressivamente.
Il
test di Schirmer è uno degli esami diagnostici che più utilizziamo
per accertarci della presenza o meno di sindromi legate alla
secchezza oculare.
Non
è un esame invasivo, ma richiede l’istillazione di colliri
anestetizzanti che azzerano la lacrimazione riflessa (misurando così
soltanto quella basale) e un minimo fastidio da contatto con la
bibula millimetrata, strisciolina sottilissima di carta che consente
di rilevare l'assorbimento della lacrima.
La
specillazione dei canicoli lacrimali è una procedura, fastifiosa ma
priva di conseguenze sulla visione, che ci consente di effettuare una
stenosi del puntino lacrimale.
Il
sondaggio è invece una metodica più complessa con cui, per mezzo di
una apposita sonda lacrimale. Possiamo valutare se il canale
lacrimale è pervio o meno e, attraverso il lavaggio, disostruirlo
completamente.